La Mineralometria Ossea Computerizzata, conosciuta anche con l‘abbreviativo di M.O.C., è un esame diagnostico che permette di misurare il livello di densità delle ossa.
Grazie a questo strumento d’indagine clinica è possibile ottenere un’elaborazione, eseguita dal computer, che fornisce il grado di mineralizzazione dell’osso stesso, ovvero lo stato di salute o di decalcificazione in relazione all’età e al sesso della persona.

In parole semplici la M.O.C. permette di valutare lo stato di salute delle ossa, misurando la densità della massa, al fine di verificare l’eventuale presenza di una forma degenerativa che coinvolge tali parti fondamentali del nostro corpo.

A cosa serve la M.O.C.

Si tratta di una tecnica di riferimento per prevenire, diagnosticare e controllare l’evoluzione dell’osteoporosi. Coloro che sono affetti da tale malattia sono soggetti alla perdita della massa ossea e della resistenza, che può essere causata da fattori di vario genere: nutrizionali, metabolici o patologici.

Il paventarsi di tale malattia comporta, nel soggetto, maggiori rischi di fratture patologiche, con la conseguenza di un’alterazione della dimensione delle ossa e della loro capacità di guarigione in caso di stress, o rotture.

Questo esame viene prescritto anche agli sportivi soggetti, con frequenza, a infortuni da stress, che non hanno una causa chiara.

Infine si effettua nei casi in cui il medico sospetti la presenza di una rarefazione dell’osso, una calcificazione anomala, una scoliosi dorso-lombare marcata, un’artrosi degenerativa della colonna o una frattura spontanea di una vertebra.

Quando sottoporsi a una M.O.C.

Abbiamo visto che la Mineralometria Ossea Computerizzata diventa fondamentale nella cura dell’osteoporosi, in modo da poter agire con le opportune cure e terapie in modo tempestivo.

Questa malattia interessa oltre 4 milioni di donne, proprio per questo verso i quarantacinque anni di età è consigliabile eseguire un primo esame al fine di verificare che l’osso abbia la densità corretta. Questo permetterà al medico di valutare con precisione la possibilità di valutazione e di apportare eventuali prescrizioni e terapie.

È importante quindi, con l’avanzare dell’età, mantenere sotto controllo la massa ossea, un valore fondamentale per prevenire l’insorgenza dell’osteoporosi.

La massa ossea

Durante la fase di crescita di una persona, che arriva fino ai 25-30 anni di età, lo scheletro raggiunge quello che viene chiamato picco di massa ossea, cioè il livello massimo di contenuto di minerali.

Con il passare degli anni l’osso perderà lo smalto della giovinezza, e inizierà una costante e lenta perdita di minerali. Cali di contenuti nella massa ossea vengono definiti osteopatie, mentre diminuzioni elevate di minerali portano alla conclamazione della malattia chiamata appunto

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